Le lumache possono essere raccolte solo quando il loro guscio è bordato e duro, affinché non si rompa in cucina. Quando si presentano queste caratteristiche l’allevatore sa che la maturazione delle chiocciole è giunta a compimento ed è quindi il momento giusto per cominciare la raccolta.
La raccolta delle lumache dura all’incirca due mesi, proprio per dare il tempo a tutte le chiocciole di crescere in modo naturale. Fondamentale dunque conoscere i metodi di raccolta dell’allevamento di lumache ed essersi formati da allevatori esperti, in grado di guidarvi anche oltre l’avviamento e l’acquisto degli animali.
La raccolta delle lumache può avvenire in unica soluzione a fine stagione oppure l’allevatore può decidere di raccogliere in modo scaglionato durante tutta la stagione quando vede che all’interno del recinto c’è già del prodotto pronto e bordato.
La seconda opzione, quella di raccogliere man mano, è sicuramente la scelta più giusta in quanto le chiocciole già bordate hanno terminato il loro ciclo di crescita, oltre la pezzatura raggiunta non andranno e quindi rimanendo all’interno del recinto toglierebbero cibo e spazio necessario alle altre piccoline che devono ancora finire il loro ciclo.
E’ normale trovare all’interno del recinto lumache di pezzature diverse in quanto come sappiamo, durante la stagione attiva, le fattrici si accoppiano più volte e quindi ci saranno le chiocciole nate prima e quelle nate successivamente con pezzature diverse.
E’ dunque consigliato procedere alla raccolta in modo scaglionato non solo per lasciare più spazio e cibo alle altre che devono continuare a crescere ma anche perché una lumaca già pronta può essere soggetta (come le altre) a predazione, fuga o soggetta comunque a qualsiasi effetto che possa impedire all’allevatore la raccolta e la vendita.
L’allevatore può optare per due modi di raccolta delle chiocciole, vediamoli entrambi:
Il legno è infatti un materiale che attira molto le chiocciole e fa si anche che si asciughino una volta che si attaccano sopra, fattore importante ai fini della conservazione. Per questo motivo, contrariamente a quello che si possa pensare, non bisogna mai raccogliere le lumache durante i giorni di pioggia in quanto i molluschi si caricherebbero troppo di acqua e la stessa rappresenterebbe un’arma a doppio taglio sempre ai fini della conservazione dopo lo spurgo (puoi approfondire come spurgare le lumache vive nel nostro articolo).
Una volta che l’allevatore deciderà che è giunto il momento della raccolta, dovrà fermare l’impianto di irrigazione almeno un paio di giorni prima, inserire all’interno del recinto dei bancali di legno in prossimità della lunghezza delle reti e dopo un paio di giorni alzare i bancali e procedere in quel mentre alla veloce selezione dei soggetti pronti e bordati per poi passare alla fase dello spurgo.
I bancali faranno attaccare non solo le chiocciole bordate ma anche quelle più piccole, per questo motivo è importante a fine raccolta che l’allevatore abbia cura di staccare dolcemente le piccoline rimaste sul bancale magari inumidendo lo stesso e rimetterle sull’erba in modo che possano continuare il loro pascolo.
I bancali non devono rimanere dentro ai recinti in modo perenne ma soltanto in prossimità della raccolta, proprio per favorirla.
Durante la raccolta delle lumache è importante tenere a mente dunque alcuni punti chiave:
Saper riconoscere le lumache ormai giunte a maturazione e separarle appunto dalle più piccole che devono invece continuare a pascolare;
Separare le chiocciole da riproduzione da quelle da gastronomia, le chiocciole da riproduzione avranno un ruolo essenziale per il ciclo successivo, mentre le lumache da gastronomia potranno essere vendute dall’allevatore;
Prima della commercializzazione, le lumache dovranno essere spurgate in modo naturale.
Le lumache non vanno mai raccolte durante il letargo invernale, come abbiamo visto infatti, questa è una fase molto importante per le chiocciole ed è bene che non vengano disturbate, per il loro corretto sviluppo.
Sarebbe bene evitare di raccogliere le chiocciole anche dopo la pioggia o nelle ore notturne, quando appunto le chiocciole sarebbero troppo cariche di acqua