Quando si parla di ciclo breve dell’elicicoltura ci si riferisce all’inserimento in allevamento di quelle che vengono definite “baby snails” ovvero dei piccoli di lumaca di 15 giorni, al posto delle lumache da riproduzione.
Anche se chiamato “ciclo breve” il risparmio effettivo in questa procedura è al massimo di un paio di mesi, quelli fisiologici all’accoppiamento delle chiocciole, alla deposizione e alla schiusa delle uova. Il tempo poi fino alla raccolta e alla vendita, sarà per tutti di 10-12 mesi, ciclo breve o meno.
Il ciclo breve è considerato da alcuni allevatori di lumache inesperti un vantaggio, poiché permette di avere una produzione più rapida di lumache adulte pronte per la raccolta.
Tuttavia, l’esperienza dimostra che il ciclo breve può comportare molteplici svantaggi, come ad esempio:
Bisogna poi aggiungere il costo delle lumache che si immettono nel proprio allevamento, con il ciclo naturale infatti acquisti i riproduttori solo la prima volta, all’avvio dell’allevamento di lumache, le baby snails invece vanno acquistate ogni anno. Inoltre è difficile effettuare un calcolo della produzione con il ciclo breve, cosa che invece si può fare tranquillamente seguendo un ciclo naturale, conoscendo già in anticipo con quale frequenza si accoppieranno le chiocciole.
Alcuni elicicoltori vogliono far credere che si possano ottenere risultati positivi e guadagni da un allevamento di lumache in tempi brevi, ma in realtà si ottengono prodotti di scarsa qualità, se non addirittura la perdita dell’intero incasso stimato. Vediamo perché in questo articolo.
Avviando un allevamento di chiocciole a ciclo breve, si inseriscono quindi, le baby snails al posto delle lumache da riproduzione. Queste lumache vengono trasportate in container che ne compromettono le funzioni vitali, provocando addirittura la morte dell’80% o del 90% delle stesse, va poi considerato che allo stress subito nel trasporto potrebbe aggiungersi quello di trovarsi in un clima totalmente diverso da quello in cui sono nate. Per fare un paragone chiaro, le baby snails sono da considerarsi come un neonato, che non verrebbe mai tolto prima del tempo dalla sua casa di nascita, sono animali delicati e ancora troppo immaturi per riuscire ad adattarsi e sopravvivere a tali cambiamenti.
L’apparente riduzione dei costi iniziali diventa così una totale perdita: non solo non si rispetta il ciclo biologico delle lumache, ma si perde anche il ricavo dell’intera stagione di allevamento di lumache.
Come molti altri lavori di campagna, il successo in un allevamento di chiocciole è assicurato rispettando i tempi della natura e coltivando le lumache con cura e attenzioni. I guadagni da allevamento di lumache sono cospicui, ma è necessario dare alle chiocciole il giusto tempo e spazio evolutivo.
Il ciclo breve prevede che i piccoli di lumaca compiano un solo ciclo di ingrasso prima di procedere alla loro raccolta. Si comprende bene come tale metodo di allevamento sia un acceleratore artificiale che incide poi sulla qualità del prodotto ottenuto: basta pensare alla differenza tra artigianale e industriale per qualsiasi tipologia di prodotto alimentare.
Un’altra fase importante, che si evidenzia quando si parla di ciclo breve è la fase di raccolta delle lumache che sarebbe ridotta e concentrata nell’arco di un solo mese. In verità la fase di raccolta è uguale per qualsiasi tipo di ciclo si segua.
Per garantire la salubrità e la qualità della lumaca, sia essa destinata alla produzione di bava o lumache da gastronomia, è necessario porre molta attenzione alla fase di raccolta. Si può effettuare una raccolta unica, con soggetti adulti e bordati o si può scegliere di raccogliere in due tempi, lasciando ai soggetti non ancora adulti il tempo di crescere. Deve sempre essere effettuata manualmente, utilizzando reti o altri strumenti per raccogliere le lumache, è una fase importante da fare con attenzione e precisione, è importante per questo avere la giusta formazione da allevatore di chiocciole, data da esperti del settore.
Diffidate da chi ipotizza una raccolta automatizzata, non solo non esiste, ma comprometterebbe gli animali e di conseguenza il guadagno che comporterebbero per voi.
La raccolta deve quindi essere effettuata in modo scrupoloso, per evitare di danneggiare le lumache e per garantire che siano in buone condizioni per il consumo. Si comprende bene come sia una fase importante nella coltivazione di questi animali, che può influire sulla qualità e sulla quantità delle chiocciole prodotte.
Ottenere lumache dalle buone caratteristiche incide sul prezzo al quale possono essere vendute: le lumache da gastronomia infatti hanno un costo soggetto a variazioni, che dipende non solo dalle richieste del mercato ma anche dalla qualità del prodotto finale. Il prezzo delle lumache al kg può oscillare da un minimo di 10-15 euro al kg per le specie più comuni, come la Helix Aspersa Müller, per salire di prezzo per le specie rare o pregiate.
L’allevamento di lumache è fonte di guadagno non solo a scopi alimentari, ma anche per la cosmesi, la bava di lumaca infatti è estremamente ricercata per le sue molteplici proprietà. Ricca di antibiotici, viene impiegata in molti prodotti a base di bava di lumaca, utili per combattere l’acne e alcuni inestetismi della pelle, come rughe, discromie e cicatrici, oltre a rivitalizzare la pelle.
A fronte di tutte queste considerazioni, il nostro consiglio è quindi quello di non cercare strade facili e veloci, come potrebbe sembrare il ciclo breve, un allevamento di lumache di successo ha bisogno del giusto tempo, materiali corretti ed una formazione per diventare allevatore fornita da un professionista. Solo se seguirai un percorso strutturato e ben organizzato potrai realmente ottenere dei guadagni consistenti e sentirti gratificato nella tua attività.