Un delle domande più frequenti che riguardano il settore dell’elicicoltura è “come fare per iniziare un allevamento di lumache?”
Oggi vogliamo rispondere a questa domanda elencando alcuni dei punti fondamentali che serve seguire per dare il via alla propria attività elicicola.
La primissima scelta per iniziare un impianto elicicolo è quella del terreno, il quale deve risultare idoneo ad ospitare i nostri molluschi al fine di ottenere risultati ottimali.
Quindi, è fondamentale avere a disposizione il terreno – di proprietà o in affitto, non fa differenza – privo, in toto o quasi, di alberi. In elicicoltura qualsiasi tipo di terreno è idoneo a partire da un terreno misto, sciolto, sabbioso oppure argilloso.
Una posizione ben assolata è di sicuro un punto a favore per un allevamento di lumache di successo, ma diventa fondamentale la presenza di acqua in quanto il periodo massimo di attività di un allevamento di lumache si svolge prettamente durante i mesi estivi.
In questo caso l’allevatore dovrà irrigare tutte le sere, pertanto sarà necessario avere delle fonti idriche con riserve di acqua sufficienti per soddisfare il fabbisogno delle chiocciole.
Una volta individuato il terreno e provveduto con le riserve idriche, si può procedere con le restanti operazioni legate alla costruzione dell’impianto.
A questo punto si procede a delimitare il perimetro dell’appezzamento e inserire la lamiera. Quest’ultima è di grandissima utilità, sia per limitare l’uscita delle chiocciole, sia per impedire in modo molto efficace l’ingresso dei predatori caratterizzati soprattutto da topi, lucertole, stafilini.
Il miglior tipo di allevamento, in termini di risultati, è quello all’aperto e suddiviso in recinti (distanti almeno 80cm per favorire le manovre dell’allevatore).
Un recinto si dice di dimensioni standard quando le misure sono di 46×3,5m (è sconsigliato superare la larghezza di 3,5m).
Ogni singolo box è strutturato in questo modo: quattro pali grandi ai lati e tanti altri pali più piccoli a una distanza di circa 3m l’uno dall’altro per tutta la lunghezza del recinto.
Ogni singolo box costruito va completato con un impianto di irrigazione.
Solitamente viene utilizzato un tubo in polietilene sul quale andranno fissati, alla distanza di due metri l’uno dall’altro, i micro nebulizzatori.
La quantità di acqua da utilizzare varia in base al tipo di terreno del quale si dispone ed è fondamentale ricordare che il terreno deve rimanere sempre un pochino umido.
A questo punto lo scheletro dell’impianto è pronto per poter procedere, nei tempi previsti, alla semina e alla partenza. Continua a seguirci se desideri conoscere maggiori dettagli e curiosità sul mondo dell’elicicoltura!